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Come curare i ciclamini per averli sempre belli

Gianluca Grimaldi
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Fiori rosa e delicati: il ciclamino è una pianta con fioriture abbondanti e che spesso viene scelta come pianta decorativa di giardini o balconi.

Molto amata in quanto generalmente riesce a sopportare bene il freddo ed è rigogliosa anche nei mesi invernali, tanto da essere spesso indicato come il re dell’inverno.

La specie più diffusa e utilizzata è la Cyclamen persicum, originaria dell’Asia minore, di facile coltivazione e cura.

I fiori, anche se non molto profumati, sono grandi e di colore acceso: possono ridare luce e vita agli ambienti.

Ma coltivare e prendersi cura del ciclamino è davvero così semplice?

Sì, se si conoscono le proprietà e i segreti. Scopriamoli insieme!

N.B: prima di usare i rimedi naturali e i consigli proposti, se avete dubbi o incertezze rivolgetevi a un giardiniere o un fiorista esperto.

Dove collocarlo

Il ciclamino è una pianta molto resistente ma il posto dove metterlo va scelto con cura.

Può essere messo sia all’interno che all’esterno, su balconi o terrazze, ma dovete scegliere un luogo a mezz’ombra, mai alla luce diretta del sole.

Se lo mettete in casa, scegliete un luogo vicino al davanzale della finestra, ma lontano da fonti di calore dirette come termosifoni, camini o stufe.

Se scegliete di collocarlo all’esterno, non mettetelo in un posto troppo esposto al vento e alle correnti d’aria: potrebbe soffrirne.

Come e quando innaffiarlo

Acqua? Sì, ma senza esagerare.

Il ciclamino non necessita di troppa acqua che, anzi, potrebbe danneggiare la pianta favorendo la marcescenza del bulbo.

Nei mesi invernali, va innaffiato solo quando il terreno risulta molto secco.

Anche in estate, verificate sempre che il terreno sia secco prima di innaffiare, ma tenete conto che la pianta entra in riposo vegetativo.

Innaffiate nel tardo pomeriggio, quando il calore non è così intenso da far evaporare subito l’acqua, evitando di accumulare acqua tra foglie e fiori.

Il modo migliore consiste nel bagnare il sottovaso così che il ciclamino prenda da sé solo l’acqua di cui ha bisogno, ma attenti ai ristagni!

Dopo circa venti minuti, infatti, dovete rimuovere l’acqua nel sottovaso per evitare che l’eccessiva umidità danneggi la pianta.

Quando le temperature minime sono superiori ai 20°, per evitare danni alle foglie, potete spruzzare su di esse un po’ d’acqua tramite un vaporizzatore.

Come e quando potarlo

Dovete far attenzione, verso la fine della primavera, a rimuovere le foglie e i fiori secchi.

L’operazione va fatta il prima possibile per evitare che facciano marcire l’intera pianta e allontanare il rischio di infestazioni di parassiti o malattie.

Anche nel resto dell’anno, fate sempre attenzione e staccate foglie o fiori morti.

Quale terreno e vaso scegliere

Il terreno ideale per il ciclamino è ricco di sostanze organiche e ben drenato. Per questo la componente sabbiosa è fondamentale.

Inoltre, in relazione al vaso, anche se la piantina non è molto grande, scegliete vasi di medie dimensioni che possano dar modo alle radici di espandersi.

Il materiale migliore è la terracotta che, a differenza della plastica, riduce il tasso di umidità e rende più difficoltosi i ristagni d’acqua.

Il rinvaso va fatto al termine del riposo vegetativo, con l’abbassarsi delle temperature.

E la concimazione?

Se volete ciclamini sani, fioriture abbondanti e un aumento del volume della pianta, potete concimarla ogni 2/3 settimane.

Il concime ideale è quello liquido, da diluire nell’acqua che usate per innaffiare e che potete versare, quindi, direttamente nel sottovaso.

Inoltre, deve contenere un’alta percentuale di potassio.

Un concime naturale è costituito dalla buccia di banane in piccoli pezzi da distribuire sul terreno.

Malattie e parassiti

Per quanto sia una pianta resistente, il ciclamino può essere comunque colpito da malattie e parassiti.

In particolare, il ciclamino può essere colpito dal mal bianco, l’oidio, che si manifesta con macchie di colore biancastro e che, nei casi più gravi, può portare la pianta alla morte.

Per combatterlo, potete mescolare aceto bianco e acqua. Spruzzate poi il composto sulla pianta tramite un vaporizzatore.

Altro pericolo è costituito dalla fusariorsi, causata da un fungo e che provoca l’ingiallimento delle foglie.

In questo caso l’unica arma possibile è la prevenzione: evitate assolutamente i ristagni idrici e l’umidità.

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Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di prodotti biologici, del loro utilizzo e di tutto quello che è benessere. Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".
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