Il caffè perfetto: come riconoscerlo!

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caffe tazzina

Per gli amanti del caffè non ci sono scuse, deve essere buono. Ma quante volte ci siamo rovinati risvegli e pause pranzo per il classico ‘saporaccio’?. Troppo forte, bruciato, troppo lungo, leggero. Questo accade quando non è il nostro caffè, la nostra miscela. Ecco alcuni consigli su come deve essere un caffè perfetto, come prenderlo e soprattutto dove prenderlo. Non mancheranno le sorprese.

Come riconoscere un buon caffè

Noi italiani, è inutile negarlo, siamo i primi al mondo nella produzione e nella consumazione del caffè. L’espresso è così importante per la nostra tradizione da essere diventata una bevanda rituale e addirittura certificata da un Ente: l’Istituto Nazionale Espresso Italiano.

Un buon caffè deve avere delle regole ben precise da rispettare con rigore.

  • Aspetto: la crema deve avere una tessitura finissima di colore nocciola scuro e con riflessi di un biondo quasi rossiccio.
  • Profumo: l’aroma deve essere intenso con note di fiori, frutta, pane tostato e cioccolato così da continuare a sentirlo al palato per diversi minuti.
  • Gusto: Deve essere vellutato e corposo con il giusto retrogusto amaro.

Non sono solo queste caratteristiche a fare del caffè un signor caffè, ma anche dove lo beviamo.

Assolutamente vietato il bicchierino di plastica che distorce il gusto della bevanda, ma da preferire sempre la tazzina. Ma non una qualunque tazzina, il suo design deve avere caratteristiche importanti e deve essere perfetta per avere un caffè perfetto. Di forma ellittica per favorire la formazione della crema e con fondo consistente per mantenere il calore. Il bordo sottile e delicato per le labbra.

Preparazione e manutenzione

Per un caffè perfetto è importante sia la preparazione del caffè sia la pulizia della moka. L’acqua deve arrivare fino al bordino sporgente all’ interno della parte inferiore della moka. Il primo caffè deve essere leggermente pressato e il restante messo con delicatezza. Fanno eccezione i napoletani che usano costruire una vera e propria ‘cupoletta’. Mettere la moka a fuoco lento e spegnere la fiamma appena prima della fuoriuscita totale del caffè.

Lavare la moka pulendo bene il portafiltro affinchè non restino residui di polvere e togliere ogni residuo di posa dalla guarnizione altrimenti i successivi caffè avrebbero un aroma di gomma bruciata. Vi invitiamo inoltre a sperimentare i vari utilizzi dei fondi del caffè.

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Il bar perfetto

Il caffè perfetto deve rispettare tutte queste regole ed essere assaporato in un ambiente altrettanto perfetto. Il bar è il posto privilegiato per assaporare la bevanda nazionale per eccellenza. Quando non si è a casa cercate di trovare un bar che rispetti l’igiene sia del bancone che della lancia del vapore della macchina. Il latte non deve essere mai sul bancone ma in frigo. E le tazzine? Rigorosamente a testa in giù sulla macchina.

Incredibile sono i risultati di una recente ricerca che ha rilevato il primato dei bar di stazioni di servizio e ferroviarie rispetto a quelli del centro. Della serie non è tutto oro quello che luccica.