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Fibrillazione atriale

Redazione
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Quando si parla di fibrillazione atriale si fa riferimento a un’anomalia del ritmo cardiaco. Il battito del cuore può aumentare, diminuire o essere molto irregolare. Nella normalità del caso, ovvero in un cuore senza alcun problema, il sangue pompa dagli atri superiori ai ventricoli inferiori. Questi ultimi, contraendosi, pompano il sangue ai polmoni e in tutto l’organismo.

Cosa accade invece in caso di fibrillazione atriale? Il sangue non viene pompato dagli atri ai ventricoli, ma resta nei primi e non riuscendo a svolgere il normale percorso non li fa contrarre e quindi iniziano a tremare (fibrillare), da qui il termine medico fibrillazione atriale. Quali sono le cause della fibrillazione atriale? I sintomi? La fibrillazione atriale può essere curata? Può avere delle spiacevoli conseguenze sulla vita delle persone? Scopriamo insieme questa anomalia cardiaca.

Cause delle fibrillazione atriale

Quando compare la fibrillazione atriale? Chi sono i soggetti più a rischio? In genere la fibrillazione è un’irregolarità del ritmo cardiaco che può colpire tutti (uomini e donne) e aumenta con il trascorrere del tempo. Più si cresce e più il rischio aumenta.

Si stima che ogni 10 anni questa irregolarità raddoppia. Non per tutti è così, esistono comunque dei fattori di rischio che aumentano la possibilità di fibrillazione atriale. Quali sono? Sono più a rischio fibrillazione atriale i soggetti:

Sintomi della fibrillazione atriale

La fibrillazione atriale non ha dei sintomi universali e comuni a tutti i soggetti. Ognuno può manifestare la comparsa di questa anomalia cardiaca in un modo diverso. Tra i sintomi più o meno comuni ci sono: palpitazioni, capogiri, mancanza di respiro, dolore al petto.

In genere questi sintomi no compaiono subito e alcuni soggetti non li avvertono neanche. Se il medico vi dovesse diagnosticare una fibrillazione atriale è importante seguire tutti i suoi consigli e le terapie. Se non ci si cura si può incorrere in rischiose conseguenze come:

  • ictus
  • ischemie
  • infarto cardiaco
  • cambiamento anatomico della forma del cuore

Terapie per la fibrillazione atriale

Una volta stabilita la diagnosi di fibrillazione atriale, il medico vi darà dei trattamenti da seguire per curare la patologia. I trattamenti per la fibrillazione atriale sono tanti, ma in genere quasi tutti i  medici si concentrano sui due principali:

  1. trattamento per controllare la velocità cardiaca: ai pazienti vengono somministrati farmaci per favorire la normalizzazione del battito cardiaco e alleviare anche i sintomi più fastidiosi (visti in precedenza)
  2. trattamento per controllare il ritmo cardiaco: altri trattamenti utili alla normalità del battito (es.cardioversione)

Dal recente Congresso di Cardiologia tenutosi a Roma è emerso che l‘aspirina potrebbe causare sanguinamenti e emorragie intracraniche nei soggetti affetti da fibrillazione atriale. La cardioaspirina non sarebbe indicata per questa patologia (per cui sono efficaci altri trattamenti anche meno pericolosi) ma solo per problemi e scompensi cardiaci seri.

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