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Kinesio taping: bendaggio adesivo elastico terapeutico

Sonia Brunelli

Se frequenti una palestra o una piscina, sicuramente ti sarà capitato di vedere ragazze con delle strisce adesive colorate di azzurro, nero, rosso o di rosa, generalmente sulle braccia, sulle gambe, sulle spalle o sulla schiena. I colori dei cerotti non hanno una funzione importante, l’unica differenza per la condizione clinica del paziente la fa il metodo di applicazione del taping,

E’ il kinesio taping, il bendaggio adesivo elastico con effetto terapeutico bio-meccanico, introdotto in Italia dal Portogallo, che ha avuto origine oltre 25 anni fa in Giappone. Al grande pubblico probabilmente sono diventati familiari grazie a Mario Balotelli durante gli Europei di Calcio.

Il kinesio taping è una tecnica basata sul processo di guarigione naturale del corpo e dimostra la sua efficacia attraverso l’attivazione dei sistemi neurologici e circolatori. Il metodo proviene dalla kinesiologia, cioè lo studio del movimento del corpo, da cui deriva l’uso del termine “kinesio”.

Ai muscoli non è attribuito solamente il compito di muovere il corpo, ma anche quello del controllo della circolazione dei fluidi venosi e linfatici, della temperatura corporea. Queste fasce elastiche adesive non rilasciano farmaci ma nella tecnica neuro-muscolare viene sfruttata un’azione biomeccanica data dal nastro e dal movimento del corpo.

L’uso dei cerotti non è solo analgesico e riabilitativo (come vedremo successivamente), ma tanti atleti e sportivi li usano per esaltare le potenzialità muscolari e per migliorare le loro personali prestazioni sportive singole e di gruppo.

Come funzionano i cerotti taping

La tecnica kinesio taping ha quattro principali effetti fisiologici:

  • Correggere la funzione muscolare, è efficace nel ripristinare la giusta tensione muscolare e facilita o inibisce la contrazione muscolare
  • Aumentare la circolazione del sangue, aiuta a eliminare l’eccesso di edema e/o emorragia tra la pelle e il muscolo
  • Ridurre il dolore, grazie alla soppressione neurologica delle bende sulle zone colpite
  • Assistere nella correzione di allineamento dell’articolazione, la dislocazione di un’articolazione, dovuta alla tensione muscolare anormale, può essere corretta dal kinesio taping tramite il recupero della funzione e della fascia muscolare.

Oramai spesso negli eventi sportivi si possono notare famosi atleti (vedi David Beckham, Serene William o la nostra Federica Pellegrini) che sfoggiano il kinesio taping. Prima i taping erano impiegati solo nella medicina sportiva, oggi invece sono diffusi nei reparti fisioterapici degli ospedali, nelle operazioni, nelle tendinopatie, nelle fratture alla spalla etc.

Su base pratica si può evidenziare che kinesio taping e le forze a esso associate (interne ed esterne) influenzano il comportamento biologico dei tessuti in tre modi:

  1. nei processi di riparazione conseguenti al danno
  2. nei cambiamenti delle proprietà fisiche e meccaniche dei tessuti (elasticità, rigidità e forza)
  3. modifiche locali nella dinamica dei fluidi tissutali (sangue, linfa, fluidi extra cellulari e sinoviali).

Chi può applicare i taping? Chi deve evitarli?

Tutti gli studi di fisioterapia oggi fanno uso della kinesio taping, le bende elastiche comunque si possono trovare nei negozi di sanitari e nelle farmacie più fornite. E’ solo il medico sportivo, il fisioterapista e l’ortopedico a stabilire quali e quanti cerotti applicare e come applicarli. Evitate il fai-da-te.

I cerotti taping vanno mantenuti almeno per 24 ore (previa diversa disposizione dello specialista) e successivamente possono essere rimossi da soli. I cerotti non contenendo farmaci non hanno effetti collaterali ma sono controindicati nei soggetti:

  • con tumori
  • con flebite
  • con trombosi
  • con edema
  • con infezioni e ulcerazioni cutanee

Recenti studi hanno dimostrato un’efficacia dei taping anche in campo ginecologico, gastro-intestinale e uro-genitale, ma per il momento non ci sono certezze scientifiche.

Sonia Brunelli
Sonia Brunelli vive a Imola dove ha studiato agraria occupandosi di alimentazione per diversi anni in una nota azienda del territorio. Si è poi specializzata nella gestione aziendale e ad oggi lavora per una ditta che promuove nuove starup con progetti e idee innovative.
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