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Le regole base per lo shampoo e la piega dei capelli

Sonia Brunelli

Lo shampoo, solitamente, è un appuntamento di un paio di volte alla settimana. Quasi sempre viene eseguito molto velocemente, con gesti abitudinari.

Invece, l’appuntamento con shampoo e piega, può diventare un vero e proprio trattamento di bellezza. Guardiamo insieme come trasformare questa semplice operazione beauty e ottenere così capelli luminosi e disciplinati, perché sono proprio questi passaggi a determinare in gran parte il risultato finale della chioma.

Per prima cosa bisogna scegliere il detergente più adatto: oggi i prodotti sono un’infinità e non sempre è semplice scegliere. L’ideale è optare per un prodotto che non solo deterga, ma a seconda della necessità del capello, possa anche nutrire, idratare, dare volume, lucidare o risvegliare il colore.

Altro fattore importante, spesso trascurato, è la temperatura dell’acqua, che deve essere tiepida dall’inizio alla fine del lavaggio. Se l’acqua è troppo calda i tensioattivi presenti nello shampoo penetrano troppo nel capello, seccandolo e sciupandolo. Se è fredda il sebo non si scioglie e i capelli non vengono puliti bene.

La frequenza dello shampoo deve essere di due o tre volte alla settimana. Una sola volta alla settimana, per chi abita in città, è poco. Pensate alla sera quando detergete la pelle quanto “sporco” potete notare sulla salvietta detergente, ecco, lo smog si deposita anche sui capelli! Viceversa, fare uno shampoo tutti i giorni, è controproducente, perché mette a rischio l’equilibrio del cuoio capelluto, compromettendone la funzione di barriera.

La quantità perfetta di shampoo da utilizzare in ogni lavaggio, è quella che sta nel palmo di una mano.

Il metodo da utilizzare è: distribuire il detergente uniformemente sui capelli umidi e massaggiarlo facendo piccoli movimenti circolari con i polpastrelli. Il massaggio risveglia la circolazione sanguigna, elimina i residui di prodotti fissanti e il sebo. Mai usare la punta delle dita: con le unghie potreste graffiarvi. Inoltre, ricordatevi di diluire sempre un poco lo shampoo se volete fare due lavaggi. Terminato il massaggio, sciacquate bene la testa, sempre utilizzando acqua tiepida e stendete il balsamo solamente sulle punte, lasciatelo agire un paio di minuti e poi sciacquate. Il balsamo è necessario per nutrire, idratare e proteggere i capelli da smog e polveri sottili. Come per lo shampoo, dovete scegliere il balsamo più adatto a voi, a seconda delle esigenze del capello.

Una volta alla settimana fate un impacco nutriente con un balsamo specifico. Il procedimento è questo: dopo lo shampoo, sui capelli tamponati, applicate il balsamo, poi avvolgete i capelli in un asciugamano che scalderete per una decina di minuti con il phon.

In questo modo i principi attivi saranno assorbiti meglio dal capello.

In casi di capelli trattati (colore, permanente etc..) potete due volte alla settimana fare una maschera ristrutturante. Una volta applicata, massaggiate e lasciate agire una ventina di minuti. In commercio ne potrete trovare o per ogni esigenza del vostro capello.

Per lo sciacquo finale utilizzate un poco di aceto di mele.

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Dopo aver terminato lo shampoo, il balsamo o l’eventuale maschera, i capelli vanno tamponati con una salvietta, meglio se di cotone. Non vanno “strapazzati” e “strizzati”. Infatti, bagnati i capelli sono molto più delicati e potreste spezzarne molti con un’asciugatura troppo violenta. Dovete prima tamponare e poi avvolgere il telo attorno ai capelli (stile turbante) e attendere un paio di minuti prima di passare al phon. Potreste nel frattempo spalmarvi la crema idratante!

Utilizzate la spuma se avete un taglio strutturato o se volete dare volume.

Le fasi della messa in piega dei capelli

Iniziate a utilizzare il phon, mantenendo sempre una distanza minima di 15 cm dal cuoio cappelluto. Il phon va sempre mosso a destra, sinistra, in alto e in basso. Non tenetelo mai fisso su un punto per più di un paio di secondi, mai troppo vicino alla testa e mai alla massima temperatura.

La piega va poi fatta utilizzando solamente le dita, fino a quando i capelli non saranno asciutti non utilizzate pettini e spazzole, rischieresti di sfibrarli e spezzarli.

Una volta che i capelli saranno asciutti, inizia la vera fase del brushing, cioè la piega con phon e spazzola, che deve essere con setole naturali. Le spazzole di plastica renderanno, invece, i capelli elettrici. Procedimento: è’ necessario avvolgere la ciocca intorno alla spazzola, “tirando” dall’alto verso il basso.

Se in questa fase utilizzate la piastra lisciante, accertatevi che i capelli siano sempre asciutti, altrimenti si sfibrano.

Concludete passando sulla capigliatura un getto d’aria fredda per fissare la piega.

Il tocco finale per lo stayling potrà essere dato con una goccia d’olio di semi di lino o di cera lucidante. Un piccolo consiglio: non tutte le cere sono uguali, alcune tendono troppo a seccare il capello. Provate e riprovate fino a quando non trovate quella perfetta per il vostro capello.

Se preferite la lacca, ricordatevi che ne basta un velo, se non volete rendere la vostra chioma antiquata e troppo “rigida”. Se avete un taglio corto strutturato, optate per il gel sulle punte, ma scegliete quello “morbido” che non crei dei “bastoncini” al posto dei vostri capelli!

Sonia Brunelli
Sonia Brunelli vive a Imola dove ha studiato agraria occupandosi di alimentazione per diversi anni in una nota azienda del territorio. Si è poi specializzata nella gestione aziendale e ad oggi lavora per una ditta che promuove nuove starup con progetti e idee innovative.
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