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Come curare l’orzaiolo?

Laura
occhi donna orzaiolo

L’orzaiolo è una tipica infezione che si presenta sulle palpebre molto simile da un brufolo ad un ascesso, causato da batteri che si trovano alla radice delle ciglia e la cui comparsa è favorita da una scarsa igiene ma anche, in alcuni casi, da cambiamenti ormonali o da un sistema immunitario indebolito.

L’infezione si manifesta con l’arrossamento della palpebra e il gonfiore localizzato, spesso accompagnato da dolore: tutti sintomi che scompaiono quando l’orzaiolo “scoppia” e si riassorbe.

L’orzaiolo può essere di due tipi a seconda che si presenta all’esterno o all’interno della palpebra: nel primo caso l’infezione colpisce le ghiandole sebacee delle palpebre dette di Zeis o Mell che si trovano alla base delle ciglia; nel secondo caso, più grave, ad infettarsi sono le ghiandole di Meibomio e l’orzaloio non è visibile subito e ad occhio nudo e c’è il rischio che l’infezione possa estendersi a tutta la palpebra e alla congiuntiva.

Un errore molto comune è quello di confondere l’orzaiolo (infezione) con il calazio che si presenta come un cisti che ostruisce il dotto della ghiandola di Meibomio a causa di un’infiammazione (in alcuni casi cronica) della stessa ghiandola.

Sintomi dell’orzaiolo

Avete un senso di pesantezza agli occhi o avete notato rigonfiamento e rossore sulla palpebra? Non ci sono dubbi, è l’orzaiolo. Questi sono i primissimi sintomi, successivamente si associano prurito, lacrimazione, dolore e un brufolo evidente al tatto come una pallina.

Se vi trovate nello stadio più avanzato è bene rivolgersi subito ad un dermatologo evitando le cure fai da te.

I rimedi per l’orzaiolo

Trattandosi di un’infezione l’orzaiolo va trattato con antifiammatori o con farmaci specifici per debellare i batteri (stafiloccocco) responsabili del problema, in molti casi d’uso topico ma sempre sotto stretto consiglio medico, così come sarà lo specialista ad intervenire con un’incisione nei casi più gravi in cui l’orzaiolo non si riassorbe nonostante la terapia farmacologica.

Molto importante è l’igiene dell’occhio malato con impacchi di camomilla che ha anche un effetto lenitivo avendo cura di non schiacciare l’orzaiolo onde evitare la diffusioe dell’infezione a tutto l’occhio, per questo motivo è bene essere delicati e utilizzare panni o batuffoli monouso per la pulizia delle palpebre.

La camomilla oltre che per pulire la zona interessata può essere usata anche come rimedio naturale per curare l’orzaiolo mettendo direttamente sull’occhio una bustina tiepida per 15-20 minuti per 2 o 3 volte al giorno.

Un rimedio naturale molto simile è l’impacco con infuso di tè verde tiepido con cui si è imbevuto un batuffolo di cotone che va posizionato sull’occhio, senza strofinare, per qualche minuto più volte al giorno.

Il rimedio della nonna più famoso per la cura dell’orzaiolo vede protagonista l’olio e consiste nell’appoggiare l’occhio sul collo della bottiglia dell’olio extravergine e guardare dentro per qualche secondo; meno conosciuto è il rimedio dell’anello d’oro che consiste nell’appoggiare sul rigonfiamento un oggetto d’oro (un anello, una ciondolo o un orecchino) strofinando leggermente.

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Per alleviare i sintomi dell’orzaiolo bastano piccoli accorgimenti naturali. Il consiglio è eseguire impacchi di acqua borica ( soluzione di acido borico e acqua ) che ha proprietà antisettiche e si trova in farmacia. Ripetere questi impacchi due volte al giorno preferibilmente mattina e sera.

Lasciare agire per 5 minuti aiutandosi con un batuffolo di cotone. In alternativa potete fare impacchi di malva e camomilla, reperibili in erboristeria  seguire lo stesso procedimento. Immergete gli ingredienti in acqua calda e una volta intiepidita fate gli impacchi lasciando agire per 5 minuti due volte al dì.

Farmaci per la cura dell’orzaiolo

Quando l’orzaiolo è in uno stato più acuto è preferibile seguire un trattamento antibiotico a base di Tobramicina o Eritromicina. Applicare la pomata antibiotica 2/3 volte al giorno direttamente sulla palpebra con un batuffolo di cotone o inserire come se stesse applicando un dentifricio sullo spazzolino, farlo all’interno della parte bassa dell’occhio.

Ripetere questa terapia per 10 giorni. Se non dovesse scomparire è preferibile un antibiotico per via orale.

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