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Tricotillomania, cause e rimedi

Valeria
tricotillomania

La tricotillomania è un disturbo comportamentale compulsivo che si manifesta con la pratica di strapparsi continuamente i capelli dal capo. Questa patologia colpisce il 4% della popolazione italiana, in prevalenza donne, e ha una denotazione nervosa alla sua base. Anche i bambini sono colpiti da tricotillomania, in quanto è stimato che essa si manifesta più comunemente nei bambini tra i 2-6 anni di età e negli adolescenti nel periodo della pubertà, in un’età compresa fra i 9 e i 13 anni. La tricotillomania colpisce anche gli adulti e le cause scatenanti sono quasi sempre di origine psicologica.

Le cause della patologia

Tra le cause maggiori di questo disturbo vi sono i traumi da incidenti e da interventi molto intensi, dispiaceri di natura personale o lavorativa e difficoltà legate alle relazioni sociali. Spesso la tricotillomania è associata ad altre patologie quali la depressione, l’abitudine di mangiare le unghie e i capelli. I risvolti di questa patologia interessano sia la parte fisica che emozionale.

Per quanto riguarda l’aspetto fisico, la tricotillomania conduce alla comparsa di chiazze dove i capelli non crescono più, le quali sono molto antiestetiche e possono originare problemi legati alla concezione del proprio aspetto fisico. Dal punto di vista psico-emozionale la questione è molto seria, in quanto la patologia si presenta come un vero e proprio disturbo compulsivo che viene attuato come difesa o come metodo per non pensare ai problemi che fanno insorgere le preoccupazioni e i dispiaceri.

I rimedi per questa patologia devono essere assolutamente ricercati nella richiesta di aiuto terapeutico, in quanto la tricotillomania non si combatte da soli ma comprendendo quale sia l’origine che la fa scatenare. A tal proposito, un percorso di conoscenza e di autovalutazione serio e professionale può aiutare non solo a guarire da questo disturbo così speciale, ma a migliorare lo stato generale del soggetto. Le cause psicologiche devono essere individuate, comprese e corrette, perché il paziente possa annullare le sensazioni negative e quindi procedere verso il processo di guarigione. Rivolgersi ad uno specialista è quindi il primo passo da compiere. Ogni azione estetica viene dopo, in quanto è fondamentale lavorare innanzitutto dal punto di vista psicologico per eliminare il problema nella sua sezione più profonda.

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