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Vaginite: cause, sintomi e rimedi

Giorgia Greco
vaginite

La vaginite è un’infiammazione della vagina, che può manifestarsi con delle secrezioni giallognole o biancastre, spesso di cattivo odore, accompagnate da bruciore e prurito.

Insomma, è un problemino intimo che ci può causare parecchio disagio e, per questo motivo, è importante riconoscerne le cause – per poterle prevenire – e soprattutto scoprire quali sono tutti i rimedi che possiamo mettere in pratica per risolvere il problema e ritrovare il nostro benessere quotidiano.

Le cause della vaginite

Esistono diversi tipi di vaginite, in base a quali siano i fattori scatenanti alla base dell’infiammazione. Le cause più comune sono:

  • batteri: la vaginite batterica è provocata da un aumento eccessivo dei batteri “cattivi” che sconvolgono l’equilibrio della flora vaginale causando, di conseguenza, l’infiammazione.
  • parassiti: è il Trichomonas vaginalis il parassita che porta la vaginite di questo tipo ed è una delle più comuni infezioni sessuali. Questo protozoo infetta il tratto urinario negli uomini e viene trasmesso nella donna durante il rapporto.
  • funghi: in genere si tratta della Candida albicans, e la vaginite fungina può sopraggiungere, in particolare, quando si verifica un mutamento dell’equilibrio vaginale (ad esempio, dopo una terapia a base di antibiotici).

Inoltre, si possono riscontrare due tipi di vaginiti che non sono infettive: una può provenire dall’utilizzo di prodotti aggressivi – come detergenti intimi, detersivi per la lavatrici, tamponi interni, spray vaginali – che irritano i tessuti vaginali. Inoltre, un ultimo tipo di vaginite è attinica, ed è creata dalle terapie radianti nel trattamento di alcuni tumori.

I sintomi della vaginite

E’ importante riconoscere i sintomi della vaginite fin da subito: innanzitutto, spesso vi è un cambiamento di consistenza, colore o odore delle secrezioni vaginali e – come abbiamo accennato – il tutto è accompagnato da prurito e bruciore.

In particolare, l’atto della minzione risulta doloroso e, talvolta, ci può essere un leggero sanguinamento. Infine, i rapporti sessuali provocano profonda irritazione.

La prevenzione è importante

Per evitare il sopraggiungere di questa brutta e disagevole sintomatologia, è importante prevenire l’insorgere dell’irritazione – in particolare quella di tipo batterico e fungino, seguendo dei piccoli suggerimenti.

Ad esempio, dopo aver usato il WC è buona abitudine pulirsi dal davanti al dietro, evitando la diffusione di batteri fecali nella vagina. Oppure, diventa fondamentale preferire spesso la doccia al bagno e non usare detergenti troppo aggressivi.

Se non è necessario, sarebbe meglio evitare le irrigazioni vaginali, che possono sconvolgere l’equilibrio della flora batterica e, infine, utilizzare il preservativo durante i rapporti sessuali per eliminare il rischio di trasmissione dell’infezione.

Rimedi per la vaginite

Ovviamente, la cosa più importante da fare è rivolgersi immediatamente ad un ginecologo per attestare la natura dell’infiammazione e valutare la terapia più adatta da seguire.

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Tuttavia, è possibile ricorrere – come complemento alla cura – anche a rimedi naturali e fitoterapici, oltre che ad un’alimentazione corretta ed equilibrata, per velocizzare il processo di guarigione ed evitare ricadute.

Rimedi fitoterapici: calendula

La calendula è il rimedio fitoterapico per eccellenza quando si tratta di vaginite e, più un generale, di infiammazioni. Infatti, è un’erba dalle ottime proprietà antisettiche e antimicrobiotiche, perfette contro funghi e batteri.

In questo caso, la più indicata è la versione in crema, oppure degli ovuli vaginali da utilizzare – all’occorrenza – nel caso in cui ci siano prurito e bruciore. Spesso si ricorre anche a delle lavande a base di calendula, mescolando acqua tiepida a 30 gocce di tintura madre, da utilizzare due volte al giorno per 5 giorni.

Rimedi fitoterapici: fiori di Bach

Se la vaginite dipende da stati depressivi, di stress o di tensione – che spesso di riscontrano nella coppia e si somatizzano così , nella manifestazione di un certo disturbo – si possono adoperare i fiori di Bach per trattare l’infiammazione agendo a livello emozionale, sulle emozioni negative manifestate nel momento, accelerando il processo di guarigione.

Rimedi fitoterapici: timo e salvia

Se bruciore e prurito tendono ad aumentare e la calendula non riesce ad ottemperare alle nostre esigenze, si possono utilizzare degli ovuli vaginali a base di timo (erba dai molteplici benefici, scoprila qui) e salvia, da assumere alla sera, per 5 giorni. E, al mattino, si può assumere dell’olio essenziale di timo e cannella per migliorare l’effetto del rimedio naturale.

Consigli utili

Nel momento in cui si soffre di vaginite, è necessario prendere in considerazione alcune accortezze. Ad esempio, bisogna tenere una buona igiene personale, sciacquandosi con acqua e – una volta al giorno – aggiungendo un po’ di bicarbonato nel bidet. I saponi disinfettanti non sono consigliati quando l’infezione è in corso.

Inoltre, è meglio evitare indumenti troppo stretti e assorbenti deodorati, occorre prediligere intimo di cotone e dormire – se possibile – senza indossare intimo per evitare che l’ambiente umido favorisca la proliferazione di batteri.

E’ bene anche fare attività fisica, per tenere in equilibrio la flora batterica e le difese immunitarie alte. Quindi sì allo yoga, alla ginnastica dolce e alle passeggiate, indossando sempre indumenti larghi e traspiranti.

Giorgia Greco
Frequento la facoltà di Economia Aziendale all'università degli studi del Sannio di Benevento, la mia grande passione è scrivere e sono da sempre interessata a tutto ciò che riguarda il benessere, la bellezza e la cosmetica.
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