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Come sono riuscita ad avere sempre lavaggi impeccabili in lavastoviglie

Giuliana Mele
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Quando si parla di lavastoviglie, ci si divide sempre a metà, tra chi preferisce ancora il lavaggio dei piatti a mano, e chi invece non può rinunciare a questo elettrodomestico.

A volte anche una lavastoviglie di ultima generazione può farci qualche brutta sorpresa. Mi riferisco a lavaggi venuti male, cattivi odori post-lavaggio e macchie d’acqua sulle stoviglie.

Con il tempo ho finalmente imparato tutto quello che c’era da sapere. E adesso non ho più nessuno di questi problemi. Vediamo insieme la mia esperienza e come sono riuscita ad avere sempre lavaggi impeccabili!

L’importanza del sale

Può sembrare una cosa scontata, ma davvero la presenza del sale in lavastoviglie è forse il fattore di cui tutti ci dobbiamo ricordare! A volte capitava che me dimenticavo, oppure non avevo il sale a disposizione, oppure non ne avevo abbastanza…

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E le stoviglie in qualche modo non erano mai perfettamente lucide e pulite a fine lavaggio! Questo perché ogni lavastoviglie (soprattutto quelle più recenti) dovrebbero essere dotate di un addolcitore che rende l’acqua molto meno dura, fondamentale per avere lavaggi impeccabili.

Il sale è un rimedio naturale che regola la durezza dell’acqua, quindi ci permette di diminuire la presenza del calcare durante il lavaggio, responsabile delle macchie d’acqua sulle stoviglie.

Quindi cosa succede se non si mette il sale il lavastoviglie? Non solo piatti e bicchieri saranno macchiati a fine lavaggio, ma rischiamo pure che l’elettrodomestico possa guastarsi più facilmente nel tempo.

Ma quale sale mettere nella lavastoviglie? L’ideale sarebbe mettere il sale apposito, per garantirne il giusto funzionamento. Ciò non toglie che c’è chi mette da sempre il classico sale grosso da cucina. L’importante è non usare assolutamente il sale fino, poiché i granuli troppo sottili non sono l’ideale per il nostro elettrodomestico.

Usare l’acido citrico o l’aceto come brillantante

Anche per la lavastoviglie esistono diversi prodotti in commercio che fungono da brillantante. Con il tempo, ho imparato ad usare rimedi naturali che li sostituiscono tranquillamente. In questo modo non rimarranno tracce del detersivo sulle stoviglie.

Come brillantante naturale, puoi usare due alternative, entrambe valide:

  • l’acido citrico: crea una soluzione di 150 gr di acido citrico sciolti in un litro di acqua demineralizzata. Questo mix è molto versatile, e può essere usato anche come ammorbidente o curalavatrice.
  • aceto di alcol: è meno ecologico dell’acido citrico, ma altrettanto efficace sia per far risplendere le stoviglie che per eliminare i cattivi odori.
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Quanto brillantante naturale va messo in lavastoviglie? Basta riempire poco a poco lo scomparto apposito, e molto spesso è la lavastoviglie stessa ad indicarci (tramite una spia luminosa) quando è necessario riempire lo scomparto del brillantante.

I Lavaggi brevi spesso non sono i migliori

Le lavastoviglie che abbiamo oggi hanno davvero diverse tipologie di lavaggio: un esempio è quello ECO, che anche se dura di più consumerà meno energia. È questo il programma che aziono quasi sempre, e lo faccio di sera per impattare meno sui consumi.

Oppure ci sono lavaggi brevi, anche di mezz’ora, i cosiddetti lavaggi rapidi. Ecco, in casi di emergenza ho usato questa tipologia di lavaggio, ma il risultato non è mai stato per me soddisfacente, perché le stoviglie non mi sembravano ben lavate e rimanevano bagnate (perché il programma lava a temperature più basse).

La conclusione? Aspetto un giorno in più, che mi permette di riempire la lavastoviglie il giusto per attivare un lavaggio, e uso quelli più lunghi e che usano temperature più elevate. Il risultato è sicuramente migliore.

Togliere bene il cibo dai piatti

Anche togliere bene il cibo dai piatti prima di metterli in lavastoviglie mi aiuta ad averli sempre puliti e splendenti. Non fraintendermi, non spreco acqua per sciacquarli, non avrebbe senso! Anche perché la lavastoviglie riesce ad eliminare anche lo sporco più ostinato.

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Semplicemente elimino tracce di cibo resistenti con un tovagliolo, che uso per più piatti. In questo modo ottengo un duplice risultato:

  1. per la lavastoviglie sarà molto più semplice lavare bene i miei piatti
  2. non rischio che tracce di cibo più grandi possano intasare il filtro o generare cattivi odori.

Potrai notare, quindi, che non c’è bisogno per forza di risciacquare i piatti, a meno che non si tratti di teglie da scrostare: lì c’è bisogno di un po’ di ammollo prima.

Andare a controllare ogni tanto il filtro

Pulire il filtro della lavastoviglie, devo dirtelo, è una cosa che non mi piace fare, perché è noiosa e anche un po’ “disgustosa”. Ma controllare il filtro di tanto in tanto mi permette di capire se va pulito. Nel caso in cui sia molto sporco, faccio una crema fai da te con bicarbonato, acqua quanto basta e un goccio di sapone piatti.

Uso questa cremina pulente per lavare il filtro, distribuendo il tutto con uno spazzolino. Risciacquo bene e asciugo. Questo mix va bene anche per pulire gli angoli della lavastoviglie con accumuli di grasso.

Anche pulire tutta la lavastoviglie periodicamente mi permette di avere sempre lavaggi impeccabili. In questo video ti mostro la pulizia completa da cima a fondo.

Ognuno di noi ha il proprio metodo per prendersi cura della lavastoviglie. Oggi ti ho mostrato ciò che per me sono dei piccoli gesti ma che danno grandi risultati.

Giuliana Mele
Laureata in Lingue, Lettere e Culture comparate presso l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”. Con la danza nel cuore e nell’anima, resto affascinata da ogni forma d’arte. Divoratrice di libri e musica e da sempre appassionata di benessere, cosmetica bio e rimedi naturali.
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