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I rimedi della nonna diventano scienza?

Redazione
rimedi nonna

Quanti di voi hanno messo in pratica i vecchi rimedi della nonna? In tanti avete notato i benefici e l’efficacia, ma senza nessun fondamento scientifico. Ogni volta che avevamo un poblema più o meno serio la nonna risolveva tutto con una delle personali perle di saggezza. Spesso e volentieri i consigli dei nonni e delle persone più anziane funzionavano e non riuscivi a capire come fosse stato possibile. Oggi tutto può cambiare grazie a studi importanti nel campo medico. Sarà vero il detto “Stavamo meglio quando si stava peggio”?.

Due ricercatori hanno fondato noiVita, una start-up che indaga l’efficacia e il fondamento scientifico di certe pratiche antiche. Fra questi ci sono anche i classici rimedi della nonna, questo ritiene Molinari, professore di Fisiologia all’Università del Piemonte orientale. Scopriamo quali sono le pratiche studiate e quali gli effetti benefici già ampiamente testati dalle persone.

L’olio di fegato di merluzzo

Da piccoli avrete sicuramente bevuto l’olio di fegato di merluzzo. Le nonne lo facevano bere ai piccoli perché rinforzava le ossa e combatteva il rachitismo.

Questo prodotto, sostengono gli studi, è ricco di Vitamina D che aiuta a fissare il calcio nelle ossa, irrobustendo lo scheletro.

Questa vitamina rinforza le difese immunitarie ed è un metodo anti-invecchiamento. L’olio di fegato di merluzzo contiene omega 3, protegge il sistema nervoso e abbassa il colesterolo.

L’olio è anche un potente antinfiammatorio e riduce la viscosità del sangue.

L’olio di ricino

Combattere la stitichezza significava in passato per le nonne assumere olio di ricino. Secondo la medicina popolare favorisce la depurazione.

L’olio di ricino, secondo studi recenti, ha davvero potere lassativo oltre che essere un rimedio efficace per rinforzare le unghie, ammorbidire i capelli e idratare la pelle.

Le bacche di sambuco

Le bacche di sambuco in passato venivano usate per preparare decotti. In epoca recente gli studi dimostrano che contengono elementi preziosi come lacido clorogenico ( che regola il metabolismo) e riduce l’assorbimento di zuccheri e grassi.

Le bacche contengono anche antiossidanti che combattono i radicali liberi.

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La radice di salice bianco

I contadini un tempo usavano le radici di salice bianco come antinfiammatorio naturale per combattere e guarire le lesioni.

Utile anche per le lesioni in cosmetica oltre che essere un potente analgesico.

Il vino rosso

Un famoso detto recita “il vino rosso fa buon sangue”. Cosa significa? Il vino favorisce la formazione dell’emoglobina, ecco perché un tempo lo si faceva bere anche ai più giovani.

Il vino è ricco anche di resvetrarolo, un antiossidante contro i radicali liberi e un potente alleato della circolazione.

Ovviamante non superare il bicchiere al giorno.

I pantaloni fasciati

Vuoi migliorare la circolazione? Metti i pantaloni stretti che comprimono le cosce e favoriscono la circolazione sanguigna.

Un tempo i soldati per favorire questo mettevano fasce elastiche ai polpacci. Gli studi recenti hanno certificato questa efficacia.

Non a caso esistono le fasce elastiche in farmacia e nei negozi di prodotti sanitari ed ortopedici che offrono questa funzione benefica agli arti inferiori.

Sono consigliate soprattutto a chi soffre di circolazione e a coloro che lavorano sempre in piedi. I pantaloni stretti combattono gonfiori e ritenzione idrica.

Ricordate che i consigli della nonna erano sempre preziosi? Ricordateli e metteteli in pratica perché i detti antichi e le pratiche non sbagliano mai.

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