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Ovaio policistico: cause e rimedi

Sara Amabile
ovaio policistico

Quella dell’ovaio policistico è una sindrome molto comune che genera nelle donne disturbi e dolori di vario tipo ed intensità. Ecco perché è così importante conoscerne cause, cure e rimedi. Vediamole insieme!

Cos’è l’ovaio policistico?

La sindrome dell’ovaio policistico, nota anche come sindrome dell’ovaio micropolicistico (PCOS) è un disturbo del sistema endocrino molto diffuso nelle donne, soprattutto in età riproduttiva. In realtà si tratta del disordine ginecologico più comune in quanto colpisce circa il 5-10% della popolazione femminile.

Si tratta di un ingrossamento delle ovaie  che produce piccole cisti liquide, appunto i follicoli, da cui nasce proprio il termine policistico.

Sintomi dell’ovaio policistico

I sintomi dell’ovaio policistico possono presentarsi in diversi momenti o fasi della vita di una donna: dopo il primo flusso mestruale o negli anni successivi. Infatti, spesse volte capita che una donna non sappia di soffrire di ovaie policistiche fino a quando non prova ad intraprendere una gravidanza, ma con insuccesso.

I sintomi dell’ovaio policistico possono essere molteplici e variabili per intensità ed alterazioni ormonali:

  • Incremento di peso, che può perfino sfociare nell’obesità;
  • Assenza ovulazione e Mestruazioni irregolari, che ne rappresentano il sintomo più comune, si può dunque verificare un ciclo prolungato, anche di oltre 35 giorni, denominato oligomenorrea, oppure un’assenza totale di mestruazioni, denominata invece amenorrea;
  • Elevato livello di androgeni, ossia gli ormoni maschili che possono causare eccesso di peluria sia sul viso che sul corpo, acne ma anche calvizie o alopecia;
  • Pronunciata sindrome premestruale, con sintomi accentuali come gonfiore addominale, sbalzi di umore, mal di schiena, ecc.;
  • Pelle macchiata, si tratta solitamente di macchie scure denominate acanthosis nigricans;
  • Infertilità o anche ricorrente aborto spontaneo;
  • Apnea nel sonno ed altri problemi legati al processo di respirazione;
  • Cisti multiple, soprattutto nella zona sottocorticale delle ovaie, visibili da un esame ecografico.

I sintomi delle ovaie policistiche variano soprattutto in base all’età, infatti, nelle donne giovani, i sintomi più frequenti sono quelli legati al ciclo mestruale mentre, nelle donne in età un pochino più avanzata,  sono più comuni problemi di diabete, aborti spontanei o ipertensione.

Cause dell’ovaio policistico

Nonostante non debba necessariamente esserci una causa specifica, i fattori che possono generare la sindrome dell’ovaio policistico possono essere molteplici. Facciamo qualche esempio:

  • Iperandrogenismo, che ne rappresenta la causa più rilevante, quindi l’eccessiva produzione di ormoni maschili (come il testosterone) nelle donne. Questa è la più rilevante causa associata alla mancanza di ovulazione e quindi all’ infertilità;
  • Eccesso di insulina, che aumenta anche la  produzione di androgeni ed impatta sulla capacità delle cellule di utilizzare correttamente il glucosio;
  • Ereditarietà, alcuni ricercatori sostengono perfino che alcuni geni ereditari possano essere legati alla PCOS;
  • Scarso grado di infiammazione, e quindi scarsa produzione dei globuli bianchi che producono le sostanze in grado di combattere le infezioni con una risposta detta appunto infiammazione.

Diagnosi dell’ovaio policistico

La variabilità dei sintomi dell’ovaio policistico ne rende difficoltosa la diagnosi. Non vi sono infatti test specifici per diagnosticare l’ovaio policistico ma si procede analizzandone i sintomi ed  escludendo le altre patologie possibili come l’iperplasia surrenale, la sindrome di Cushing,  l’iperprolattinemia e l’ipotiroidismo.

Gli esami che vengono in ogni caso condotti sono: esami del sangue, in modo da poter escludere altre possibili cause delle anomalie mestruali; esami fisici, ossia la rilevazione di peso, altezza e pressione sanguigna; esame pelvico, in cui si effettua un’ispezione degli organi riproduttivi individuandone le anomalie; esame ecografico ad ultrasuoni in modo da visionare le ovaie e lo spessore dell’utero.

Cure e rimedi contro l’ovaio policistico

Naturalmente per curare adeguatamente la sindrome dell’ovaio policistico occorre seguire le indicazioni del medico, che possono consistere nella somministrazione di farmaci specifici.

Ciò che è sicuramente necessario è apportare un cambiamento nel proprio stile di vita, praticando una dieta ipocalorica e praticando una regolare attività fisica.

Farmaci per la cura dell’ovaio policistico

Tra i farmaci più comuni per la cura delle ovaie policistiche vi sono:

  • Pillola anticoncezionale, che regola il ciclo mestruale in quanto determina una diminuzione della produzione di androgeni,  riducendo il rischio di cancro  e correggendo il sanguinamento anomalo. In alternativa si può anche utilizzare il cerotto o anello vaginale o il progesterone (per circa 10 giorni ad intervalli di 1-2 mesi);
  • Farmaci per aiutare l’ovulazione, che di solito il medico prescrive nel caso in cui una donna stia cercando una gravidanza, un esempio è rappresentati dal Clomiphene, che appunto induce l’ovulazione o il letrozolo (Femara);
  • Farmaci per ridurre la crescita dei peli, come lo spironolattone (Aldactone) che blocca gli effetti che gli androgeni hanno sulla pelle, l’ Eflornithine (Vaniqa), crema che rallenta la crescita dei peli sul viso  o, ancora una volta l’utilizzo della pillola anticoncezionale che ha effetti benefici anche sulla peluria.

Esercizio fisico per curare l’ovaio policistico

Come detto, un toccasana per contrastare i sintomi dell’ovaio policistico è la regolare attività fisica.

Ecco perché bisogna cercare di essere quanto più attivi possibile, anche nelle semplici attività quotidiane come fare le scale, camminare a piedi o in bicicletta, evitando il più possibile di prendere l’automobile o l’autobus. Ovviamente, almeno tre volte alla settimana, è consigliabile praticare almeno un ora di esercizio fisico continuativo.

Dieta per la cura dell’ovaio policistico

Sicuramente la dieta più indicata è quella a basso contenuto di carboidrati che aumentano i livelli di insulina e quindi hanno effetti negativi sull’ovaio policistico.

Il consiglio è quello di non andare semplicemente ad eliminare i carboidrati ma di scegliere carboidrati complessi e ricchi di fibre come, ad esempio, cereali, pasta integrale, orzo, riso, fagioli, limitando invece i carboidrati semplici  contenuti nelle bevande zuccherate, i succhi di frutta, torte, caramelle, biscotti, gelati, ecc.

Solitamente è il medico stesso a consigliare di seguire una dieta ipocalorica, come la dieta detox, in cui si consuma molta verdura, frutta, farinacei integrali, legumi ed anche molta acqua. Per aiutarsi, sia nel drenare i liquidi che nella perdita di peso è dunque consigliabile scegliere cibi disintossicanti ed  assumere, anche quotidianamente, delle tisane brucia grassi.

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