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Migliori spazzolini di bambù: come e perché sceglierli

Giuliana Mele
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Se pensiamo allo spazzolino da denti, pensiamo a un oggetto così abitudinario della nostra routine quotidiana che quasi non ce ne rendiamo conto. Ma è parte fondamentale dell’igiene dentale giornaliera e non può mai mancare.

Proprio per una questione di igiene, tendiamo a sostituirlo periodicamente, senza pensare all’impatto ambientale che può avere.

Sapevate che un tradizionale spazzolino da supermercato impiega ben 1000 anni per deteriorarsi? Un tempo lunghissimo. Ma esistono molte alternative che possono sembrare banali ma fanno tanto per l’ambiente. Stiamo parlando degli spazzolini da denti in bambù.

Perché iniziare a utilizzarli

La maggior parte degli spazzolini che troviamo in commercio sono realizzati in plastica non riciclabile. Le setole con cui spazzoliamo i denti, inoltre, sono prodotte in nylon, materiale responsabile del rilascio di grandi quantità di gas serra.

Se ci pensiamo, uno spazzolino può sembrare un oggetto come un altro, che utilizziamo e buttiamo quando non ci serve più. In realtà, sono i piccoli gesti ma anche i piccoli oggetti a poter fare la differenza per avere un mondo migliore e salvaguardare l’ambiente.

Gli spazzolini in bambù sono realizzati in modo che siano completamente riciclabili. Il bambù è un materiale dalle proprietà antibatteriche che resistono al tempo e alla proliferazione dei batteri.

In genere le setole sono naturali oppure infuse con carbone di bambù, che svolge un’azione sbiancante sui denti contro le macchie superficiali, come caffè o tè.

Infine, sono anche economici. Possono essere acquistati online o nei negozi di articoli o cosmetica bio.

Come scegliere gli spazzolini migliori

Scegliere lo spazzolino in bambù che fa per noi non è così difficile come può sembrare. Affinché sia la scelta migliore sia per il nostro benessere che per l’ambiente, basta assicurarsi che possegga le seguenti caratteristiche:

  • Che sia biodegradabile al 100%. Sarebbe meglio che lo siano sia il manico che le setole, per essere gettate nel compost e riciclabili completamente.
  • Che anche la confezione sia compostabile (per esempio in carta già riciclata).
  • Il materiale di cui è fatto lo spazzolino non deve essere tossico (e quindi che il bambù utilizzato sia sostenibile e di qualità).
  • Che le setole siano morbide affinché le gengive non si infiammino.

Ci sono i casi in cui acquistare uno spazzolino di bambù può essere non solo un gesto d’amore per l’ambiente, ma anche per l’umanità.

Esistono delle ONLUS che producono questi spazzolini per promuovere l’igiene dentale per i bambini nei paesi in via di sviluppo e nelle zone più povere della terra.

Se non amate il bambù

Può capitare che proviate a utilizzare uno spazzolino di bambù e non essere soddisfatti. Ogni persona è diversa, può rappresentare una svolta nella vostra routine quotidiana oppure potrebbe non piacervi!

In alternativa, potete provare ad acquistare degli spazzolini con testine intercambiabili. Sarebbe meglio che tutto lo spazzolino sia riciclabile, e perché no utilizzare un dentifricio fatto in casa, ma esistono molte aziende che producono questi oggetti indispensabili in cui è possibile riciclare le testine.

E vi diremo di più: per un’alternativa 100% naturale, potreste provare il Miswak, un ramoscello proveniente da un arbusto (Salvadora persica) che svolge sia la funzione di stuzzicadenti che di spazzolino, ed è ecogreen e biodegradabile al 100%!

Avvertenze

Ovviamente, si consiglia di evitare l’utilizzo degli spazzolini in bambù in caso soffriate di allergie o ipersensibilità al materiale.

Giuliana Mele
Laureata in Lingue, Lettere e Culture comparate presso l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”. Con la danza nel cuore e nell’anima, resto affascinata da ogni forma d’arte. Divoratrice di libri e musica e da sempre appassionata di benessere, cosmetica bio e rimedi naturali.
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