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Tumore allo stomaco: come aiutarsi con l’alimentazione

Adele
cibo sano

Lo stomaco è un organo dell’apparato digerente, che svolge la seconda fase della digestione successiva  alla masticazione, è quindi strettamente collegato all’alimentazione. Anche lo stomaco purtroppo può essere soggetto a tumori, malesseri, patologie varie. È quindi importante sapere come aiutarsi in questi casi con l’alimentazione.

Dinanzi a una malattia grave, che colpisce l’organo più ampio dell’addome, ci chiediamo se è ancora possibile mangiare come vogliamo, quali cibi bisognerebbe evitare e quali possono aiutarci a stare meglio.

Nel caso specifico del tumore allo stomaco, i primi sintomi spesso sono lievi, è possibile che ci sia difficoltà a mangiare grandi quantità di cibo, non si riesce a mangiare tanta carne, sintomi più comuni sono l’anemia, l’anoressia, avere una bocca sempre amara, le feci picee, sentirsi lo stomaco pesante, nausea continua.

Le cause di tumore allo stomaco possono essere varie e non per forza dovute a ciò che mangiamo ma un’alimentazione scorretta può senz’altro incidere. Vediamo quali sono le possibili cause legate all’alimentazione: sicuramente può essere dovuto a una carenza di fibre alimentari, mancanza di provitamina A, vitamina C, vitamina E, una carenza di antiossidanti, una scorretta conservazione degli alimenti nel nostro frigo, un eccesso di molecole cancerogene o di grassi saturi.

Insomma una dieta sana contribuisce a stare bene e a prevenire possibili malattie; in generale  bisognerebbe evitare il classico cibo spazzatura (patatine in busta, merendine, cibo da fast-food etc.), ma andiamo a vedere nello specifico cosa dobbiamo evitare e cosa possiamo continuare a mangiare nel caso di tumore allo stomaco:

Cosa è meglio mangiare?

  • alimenti ricchi in calcio e vitamina D.
  • pasti piccoli, frequenti e regolari.
  • Consumare i cibi liquidi lontano da quelli solidi.
  • Utilizzare metodi di cottura semplici e poveri di grasso: al vapore, nell’acqua, al forno, al cartoccio, in padelle antiaderenti, senza aggiungere condimento.
  • Masticare a lungo e lentamente ogni boccone.
  • Carboidrati complessi: pasta, riso, pane.
  • Affettati più magri quali prosciutto cotto, prosciutto crudo (sgrassato), bresaola.
  • Frutta
  • Pesce fresco o surgelato.
  • Carne magra
  • Consumare i cibi liquidi lontano da quelli solidi.

Cosa bisogna evitare?

  • alimenti fritti
  • bevande o alimenti pieni di molecole carbonizzate.
  • un eccesso di alimenti affumicati.
  • alimenti di origine animale, salati, insaccati.
  • bevande alcoliche
  • Evitare eccessive quantità di zuccheri semplici, saccarosio e cibi dolci in genere.
  • Caffè, tè forte, bibite gassate.
  • Maionese e altre salse soprattutto se confezionate.
  • Carne grassa
  • Farine integrali o farine di soia.
  • Pesci grassi come anguilla, cefalo, o pesce conservato sott’olio.

Cosa si può mangiare con moderazione?

  • Uova: è preferibile mangiare inizialmente solo il tuorlo, e evitare di cucinarle fritte o sode.
  • sale: non usarne troppo ed evitare quei cibi che ne contengono naturalmente dosi elevate.
  • preferire primi piatti asciutti.
  • latte: preferire quello intero e berne in piccole dosi.

Ovviamente questi sono consigli alimentari generici e indicativi, è fondamentale farsi prescrivere una dieta da nutrizionisti, specialisti, poiché una dieta del genere deve essere costruita tenendo conto della situazione clinica che varia a seconda della patologia e del soggetto.

Tuttavia è giusto tenersi informati, sapere che la prevenzione è importante, così come mangiare sano, e che è possibile affrontarla questa sfida, è possibile vincere la battaglia e continuare a vivere con normalità.

Adele
Sono laureanda alla facoltà di lettere moderne all'Università degli Studi di Salerno. Da sempre interessata e aggiornata sulle novità riguardanti salute, bellezza, cura del corpo e benessere psico-fisico.
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