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Dieta senza glutine per chi non è celiaco: rischi e benefici

Giusi Rosamilia
senza glutine

Gli alimenti senza glutine possono arrecare gravi problemi a chi non è celiaco. Medici specializzati sconsigliano l’uso di questi prodotti per chi non ha reali problemi. Pare che aumenterebbe il rischio di obesità e patologie cardiovascolari.

Mangiare alimenti gluten free è diventata ormai una moda, ma durante la giornata mondiale della celiachia, il 16 maggio di ogni anno, si cerca di interromperla e di mettere in guardia chi non è celiaco. Il glutine è una sostanza proteica contenuta in diversi cereali (grano, orzo, kamut e così via), impiegato anche per legare degli alimenti: si può trovare, dunque, anche in alcuni cibi insospettabili come cioccolato o zuppe pronte.

Non è una sostanza fondamentale per l’organismo perciò chi ne fa a meno, in realtà non ha squilibri dal punto di vista nutrizionale. Molti tendono a voler prevenire i possibili rischi di insorgenza di intolleranza al glutine, eliminandolo seguendo diete improvvisate o fai-da-te.  Questo, però, provoca dei danni all’organismo che non ha bisogno di questa eliminazione.

La celiachia: che cos’è?

La celiachia è un’ infiammazione cronica dell’intestino tenue che si sveglia ogni qualvolta viene ingerito il glutine. Nausea, vomito, gonfiore intestinale sono solo alcune delle tante conseguenze che possono succedere a chi per sbaglio assume glutine.

Si fa un particolare esame del sangue per stabilire se si è celiaci o no. Chi ne soffre ha una lesione all’intestino per cui le proteine vengono catalogate come nemici del corpo e quindi attaccate. Per chi ha di questi problemi eliminare il glutine è l’unica soluzione possibile, ma chi non ne è affetto deve continuare ad assumerne se non vuole che l’organismo si ribelli.

Studi recenti hanno messo in luce come il sistema immunitario e la salute batterica dell’organismo sono compromessi da una alimentazione gluten free quando non è strettamente necessaria. Si tratta di una pessima abitudine alimentare che non porta al benessere, anzi.

Provoca delle carenze nutrizionali e dei rischi soprattutto in età pediatrica e un aumento di apporto di grassi e calorie. Con il passare del tempo succederà che l’organismo di un non celiaco che invece assume cibi gluten free non riconoscerà più il glutine e lo catalogherà come “nemico”, scatenando reazioni avverse.

I benefici di una dieta senza glutine

Si stima che più di 2,5 milioni di persone soffrono di celiachia, ma che moltissimi se ne accorgono relativamente tardi perché non hanno alcun sintomo (molti segnali possono essere scambiati per altre patologie o disturbi). Nel caso dei celiaci gli alimenti senza glutine apportano dei benefici al loro organismo.

Ci sta una grande gamma di prodotti senza glutine: riso, quinoa, soia, avena, miglio, grano saraceno. A parte l’esclusione del glutine, la dieta alimentare deve essere variegata, sana ed equilibrata per far avere al corpo il giusto apporto nutritivo. Frutta e verdura di stagione a volontà, porzioni più piccole, ma si può mangiare fino a 5 volte al giorno, meno zuccheri e meno bevande gassate. Tutto ciò darà sollievo dai fastidiosi disturbi gastrointestinali e l’energia sarà maggiore (sempre se si è celiaci).

Ovviamente la scelta più saggia è quella di contattare un dietologo, un nutrizionista che possa indicare una dieta personalizzata, come quella genetica ad esempio, basata sulla tradizione mediterranea, sana e compatibile con le abitudini alimentari diverse per ognuno. Nel 2002 è stato fatto uno studio su un campione di celiaci per valutare la loro qualità di vita. Sono stati analizzati prima di aver intrapreso una dieta gluten free e un anno dopo averla inziata.

Si è subito notato che i disturbi gastrointestinali sono diminuiti dopo la dieta quindi si è potuto affermare che grazie ad una alimentazione appropriata i celiaci vivono meglio o addirittura bene in moltissimi casi. Se si sta per iniziare una dieta del genere, potrebbe essere scoraggiante andare a mangiar fuori nei ristoranti, meglio chiamare per accertarsi che siano attrezzati.

Concentrarsi sui cibi sani come frutta, verdura, pollo e carne magra per non sbaglaire. Stare attenti al glutine nascosto: molto spesso può essere nei cibi in scatola.

Giusi Rosamilia
Nata nel 1990, si è laureata alla triennale di Editoria e Pubblicistica, ha proseguito gli studi con la Magistrale in Informazione, editoria e giornalismo e un Master in Comunicazione e Giornalismo di moda. E' giornalista pubblicista, Vicedirettrice del periodico “Altirpinia", collabora con varie riviste tra cui Fashion News Magazine e Chic Style. Social media manager e web copywriter. Ama la scrittura, la moda e gli animali.
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