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Proprietà ed usi del topinambur

Laura
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Il topinambur è un tubero originario del Nord America (Canada in particolare) che si sta diffondendo anche in Italia anche se circondato ancora da una certa confusione: di aspetto simile allo zenzero, con i fiori simili al girasole ma dal gusto che ricorda un carciofo più che una patata forse è il caso di fare chiarezza.

Il topinambur noto anche come carciofo di Gerusalemme, girasole del Canada ( i suoi fiori, come i girasoli, tendono a girarsi in direzione del sole), tartufo di canna e rapa tedesca è classificato nella famiglia dei tuberi perchè la parte commestibile cresce proprio sotto terra ed ha un aspetto molto “bozzoluto” e irregolare che lo rende più simile allo zenzero che ad una patata.

Tra le prime caratteristiche nutrizionali che si riconoscono al topinambur è il suo essere un alimento ipocalorico infatti ogni 100 grammi hanno circa 70 calorie, perchè formato dall’80% da acqua, poverissimo di amido (a differenza della patata) e ricco di inulina, una fibra importatissima per l’equilibrio della flora intestinale, in grado di favorire la digestione e combattere i gas che si formano.

Nel topinambur sono presenti anche sali minerali quali ferro, potassio, magnesio, sodio che aiutano a combattere la ritenzione idrica e vitamine, soprattutto A, B e H, quest’ultima con un’importante funzione della prevenzione della stanchezza fisica e dei dolori muscolari.

Il topinambur è un alimento indicato per chi vuole perdere peso (è ammesso con moderazione anche nella dieta Dukan) sia per il moderato apporto calorico che per la presenza dell’inulina (favorisce il senso di sazietà), quest’ultima ha un effetto benefico anche in caso di diabete perchè non stimola la produzione di insulina, stabilizzando i valori di glucosio e di colesterolo nel sangue; il topinambur è infine consigliato in gravidanza per aumentare la montata lattea.

L’inulina, pur essendo una fibra così salutare, risulta difficile da smaltire per l’organismo ragion per cui non bisogna abusare di topinambur perchè un suo eccesso potrebbe causare problemi intestinali come diarrea, flautolenza e mal di pancia; la dose giornaliera consigliata è di 200 grammi circa.

Come cucinare il topinambur

Il topinambur viene generalmente preparato come le patate anche se differisce nel sapore che ricorda più quello dei carciofi, non a caso è conosciuto anche come il “carciofo di Gerusalemme”. Questo tubero può essere preparato con o senza buccia che risulta comunque molto digeribile e lessato in abbondante acqua salata o cotto a vapore, ma può essere anche fritto, cotto al forno o in padella proprio come le patate, prestandosi come contorno o base per altre preparazioni (ad esempio gateau, risotti, frittelle).

Il topinambur può essere anche consumato crudo, grattugiato nelle insalate o tagliato in fettine molto sottili e condito con olio e limone che potenzia l’azione dell’inulina. Da questo tubero si ottiene anche una farina che, essendo senza glutine, può essere consumata anche dai celiaci.

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