Come innaffiare le piante nel modo giusto?
Acqua e piante.
Sembra banale dirlo, ma innaffiare le piante è un procedimento fondamentale perché queste germoglino e crescano sane e belle.
L’acqua, infatti, viene assorbita dalle piante tramite le sue radici ed è fondamentale alla sua vita.
Non a caso, dimenticarsi di innaffiare una pianta a lungo (per alcune specie anche per poco) significa condannarla a morte.
Ma innaffiare le piante è davvero così semplice come sembra?
In realtà, lo è. Ma innaffiare consiste in una vera e propria arte, fatta di segreti e regole da scoprire.
Se si vogliono ottenere risultati migliori, bisogna seguire una serie di consigli che permettono alla nostra pianta di “dissetarsi” nel modo a lei più adatto.
Scopriamoli insieme!
N.B: quelli proposti sono consigli che non tengono conto delle caratteristiche peculiari di alcune specifiche e delicate piante che potete avere nel vostro giardino.
Per la cura di queste ultime, non esitate a chiedere consiglio al fioraio o al vostro giardiniere di fiducia.
Cosa scoprirai?
Utilizzate la giusta acqua
Non tutte le acque sono uguali!
Proprio come noi, che abbiamo bisogno di acqua con una determinata composizione, anche le piante preferiscono più alcune acque rispetto ad altre.
In particolare, le piante non amano le acque eccessivamente calcaree.
Perciò innaffiare le piante con l’acqua del rubinetto non sempre è una buona idea.
Il calcare presente nell’acqua, infatti, può alterare l’acidità o la composizione del terriccio, danneggiando la pianta.
Non a caso, uno dei sintomi dell’utilizzo di acqua calcarea è l’ingiallimento delle foglie.
Per innaffiare nel modo giusto, potete utilizzare acqua distillata o acqua piovana. In quest’ultimo caso, è sempre meglio lasciar riposare l’acqua raccolta circa 48 ore prima dell’utilizzo.
L’acqua, inoltre, deve essere a temperatura ambiente: non utilizzate mai acqua troppo fredda o troppo calda.
Non bagnate le foglie
La pianta beve attraverso le sue radici, non attraverso il tronco o le foglie.
Perciò, quando innaffiate, cercate di bagnare il meno possibile foglie e tronco, bagnando soltanto il terriccio.
Ricordate che il terriccio deve essere sempre umido, ma mai eccessivamente, e le foglie devono essere sempre asciutte.
Quando infatti le foglie o il tronco si bagnano, c’è il rischio che l’umidità possa provocare l’insorgere di muffe o funghi: un esempio è il mal bianco!
Allo stesso modo dovete evitare che, nei sottovasi, si formino dei ristagni idrici.
Innaffiate al momento giusto
Solitamente innaffiamo le nostre piante quando gli impegni ce lo permettono. Ma esistono momenti della giornata più adatti per innaffiare, altri meno.
In estate, il momento migliore per innaffiare è al tramonto: nel corso della giornata, infatti, a causa del calore, le vostre piante avranno sicuramente perso liquidi.
Perciò, innaffiare la sera serve a garantire un nuovo nutrimento.
Invece, in inverno, è assolutamente sconsigliato innaffiare la sera: di notte, infatti, le temperature potrebbero scendere e l’acqua ghiacciare, danneggiando la salute delle piante.
Nelle stagioni fredde è quindi preferibile innaffiare al mattino.
Acqua e concime
Spesso, soprattutto se desiderate un’abbondante fioritura, potete arricchire l’acqua con alcuni elementi capaci di concimare il terreno innaffiato.
All’acqua potete aggiungere bucce di patate, magari lasciando macerare il tutto per 24 ore e poi diluendo il composto con altra acqua.
Le bucce di patate, infatti, rilasciano nell’acqua del potassio di cui sono ricche e che funge da ottimo fertilizzante.
Un altro segreto è quello di utilizzare per l’irrigazione l’acqua di cottura delle verdure.
Si tratta di un’acqua particolarmente adatta alle piante in vaso che beneficiano molto dei sali minerali e dei nutrienti che vengono rilasciati dalle verdure durante la cottura.
ATTENZIONE: non dovete mai utilizzare, per innaffiare, acqua che sia stata precedentemente salata. In questo modo, infatti, danneggereste irrimediabilmente la pianta.
Non innaffiate troppo
Innaffiare le piante è importantissimo per la loro sopravvivenza, ma non bisogna esagerare.
Innaffiare troppo può infatti portare le radici a marcire, con conseguente morte della pianta stessa, oppure può aumentare la possibilità che la pianta contragga una qualche malattia.
La quantità di acqua dipende anche dal tipo di pianta che avete in casa o in giardino: ognuna ha esigenze specifiche di nutrimento che potete trovare facilmente online.
Per avere un basilico perfetto, ad esempio, dobbiamo evitare i ristagni d’acqua, che favoriscono la comparsa di muffa.
In generale, però, vale comunque la regola del tenere il terriccio sempre umido, stando attenti che non sia mai troppo arido e secco.
Inoltre, nei mesi più caldi, solitamente le piante vanno innaffiate ogni giorno (a volte anche più volte al giorno), mentre nei mesi invernali ogni 3-4 giorni.
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