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Cause dell’anosmia, la perdita d’olfatto

Giuliana Mele
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La perdita dell’olfatto può considerasi uno dei sintomi più noti di molti disturbi, da quelli più comuni a quelli più gravi.

Tale perdita può essere parziale, definita iposmia, o totale. In tal caso viene definita anosmia, ed è determinata da un’ostruzione intranasale che non permette agli odori di raggiungere l’area olfattiva.

Nella maggior parte dei casi, questo disturbo è momentaneo e non persiste, mentre in altri può essere permanente e destare preoccupazione.

La perdita dell’olfatto è spesso associata alla perdita del senso del gusto, conosciuta come ageusia.

In questo articolo vogliamo analizzare le principali cause dell’anosmia, comprendendo perché è importante non sottovalutarla. Inoltre ci focalizzeremo sull’importanza dell’anosmia come sintomo per riconoscere il nuovo Coronavirus (Covid-19).

Perché non va sottovalutata

Come abbiamo detto, in molte circostanze la perdita dell’olfatto può essere temporanea, in quanto può presentarsi anche con un brutto raffreddore.

Il pericolo può manifestarsi in quanto, se il disturbo è persistente, può esserci una disfunzione del sistema di allerta precoce. Ciò significa che, non riuscendo ad avvertire gli odori, non possiamo avvertire sensazioni di pericolo come:

  • Fughe di gas
  • Fumo
  • Cibo o altri prodotti avariati e scaduti
  • Sostanze tossiche

Inoltre l’anosmia può avere anche delle conseguenze a livello sociale. Le persone affette da tale disturbo temono i contatti con gli altri perché non avvertono i cattivi odori o temono di emanarne.

Perciò, questo genere di disturbi non va sottovalutato. Una visita medica può indicarvi le giuste analisi da fare e una terapia adeguata.

Principali cause

Detto questo, le principali cause (dovute soprattutto a un’infezione delle alte vie respiratorie) della perdita di olfatto sono:

Coronavirus e anosmia

Secondo le recenti segnalazioni dei medici in merito ai contagi del nuovo Coronavirus (Covid-19), tra i vari sintomi del virus ci sarebbero anche la perdita dell’olfatto e del gusto.

Nonostante tale constatazione non sia stata ancora confermata dal Ministero della Salute e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono sempre più i medici che riscontrano tali sintomi nella categoria di pazienti che hanno un decorso della malattia da lieve a moderato.

Per esempio, in Corea del Sud (dove è stato eseguito un grande numero di test), il 30% dei pazienti affetti da Covid-19 hanno presentato i sintomi dell’anosmia e dell’ageusia, non riuscendo quindi più ad avvertire né odori né sapori.

Si attende di confermare la natura e l’importanza di questi sintomi per il nuovo Coronavirus, in modo che si abbia maggiore consapevolezza in coloro che hanno questo sintomo, affinché responsabilmente vadano in auto-isolamento.

Il riconoscimento di questi sintomi permetterebbe a una maggiore individuazione dei pazienti affetti dal virus.

Importante

Si ritiene di fondamentale importanza consultare il proprio medico e fare le dovute analisi per venire a conoscenza delle origini di tali sintomi.

In merito al Covid-19, ricordiamo di seguire attentamente le disposizioni fornite dal Ministero della Salute.

Giuliana Mele
Laureata in Lingue, Lettere e Culture comparate presso l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”. Con la danza nel cuore e nell’anima, resto affascinata da ogni forma d’arte. Divoratrice di libri e musica e da sempre appassionata di benessere, cosmetica bio e rimedi naturali.
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