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Le mie regole d’oro per avere una Moka che fa un caffè eccezionale

Giuliana Mele
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Ogni mattina, ormai da sempre, ho il mio piccolo rituale: bevo un bel bicchiere d’acqua e mi preparo un caffè con la Moka. Anche se le macchine del caffè sono più pratiche e veloci, non rinuncio mai a questa piccola routine che mi aiuta ad iniziare al meglio la giornata.

Che tu lo preferisca più lungo, ben ristretto, amaro o zuccherato, anche la nostra Moka ha bisogno di piccole cure per fare sempre un caffè eccezionale! Ecco perché seguo queste Regole d’Oro semplicissime, che oggi voglio condividere con te!

Non la metto mai in lavastoviglie

La maggior parte delle caffettiere Moka sono in alluminio di buona qualità. Ed è una verità universalmente riconosciuta che una Moka non va mai (e dico mai) lavata in lavastoviglie.

Per prima cosa, l’alluminio come materiale tende ad assorbire le sostanze con cui viene a contatto e non va lavata ad alte temperature. Per questo il lavaggio in lavastoviglie è sconsigliato: il lavaggio lungo e “caldo” genererà delle macchie ostinate e impossibili da rimuovere. Allo stesso tempo assorbirà il detersivo, che non è salutare ingerire con i prossimi caffè.

Perciò come va lavata la Moka? La risposta è: rigorosamente a mano!

Sapone sì o no?

Se ti stai chiedendo se per il lavaggio a mano la Moka può tollerare almeno il sapone per i piatti, dovrò deluderti. Il discorso vale anche in questo caso.

Per questo, sciacqua la tua Moka sotto l’acqua corrente, tiepida, e al massimo aiutati con la spugnetta per eliminare lo sporco o le tracce del caffè precedente.

Falla scolare bene, in modo che non ci siano residui (l’alluminio tende ad assorbire anche l’umidità). Dopodiché asciugala con cura prima di riporla nella credenza.

Come fare la pulizia profonda della Moka

Ti sarà successo di preparare il caffè con la Moka e non ottenere una bevanda gustosa e corposa. Potrebbe dipendere da tanti fattori e da piccoli errori nella preparazione. Ma molto spesso può significare semplicemente che la nostra Moka ha bisogno di una pulizia!

Come farla nel modo giusto? Ti spiego il mio metodo semplicissimo e infallibile!

Fase 1: pulizia con l’aceto

La prima cosa da fare è riempire il serbatoio fino alla valvola. Poi aggiungi un cucchiaio di aceto di vino. Se la Moka è quella grande, puoi metterne due di cucchiai.

In questa fase non inserire il caffè. Metti tutto sul fuoco lento e lascia che la miscela salga fino in cima. Sentirai un odore persistente, tipico del nostro amico aceto.

Dopodiché fai intepidire la Moka, svuotala e sciacquala abbondantemente sotto l’acqua. Già così avrai eliminato sia lo sporco che il calcare accumulato nella moka. Se però noti che il filtro ha i fori otturati, potresti pensare di usare un ago per sturarli e liberarli.

Inoltre, per quanto mi riguarda, preferisco aggiungere un ulteriore passaggio, in modo da non avvertire alcuna traccia di aceto per i prossimi caffè.

Ecco un video con tutti i consigli e le regole d’oro che seguo per la Moka:

Fase 2: caffè a vuoto

Dopo aver pulito la moka a fondo con l’aceto, ti consiglio sempre di fare un caffè a vuoto, in modo che sia l’odore sia l’aceto stesso non restino in nessuna parte della tua macchinetta del caffè.

Di caffè ne basta davvero poco, anche perché non dovrai berlo. Preparalo come faresti di solito. Una volta pronto, gettalo via. Non buttare i fondi però, possono servirti per tante cose: dal concimare le piante fino ad eliminare i cattivi odori dalle mani:

Ognuno di noi segue il metodo che preferisce per pulire la moka! Oggi ti ho mostrato il mio, sperando che possa esserti utile in futuro! Se noti che qualche malfunzionamento, potrebbe essere il momento di sostituirla (chiedi anche a un esperto in merito).

Ecco poi le ultime regolette che mi aiutano ad avere un caffè sempre buono:

  1. uso l’acqua naturale in bottiglia, che è più pura
  2. non riempio completamente il serbatoio, mi fermo alla valvola, senza superarla
  3. cerco di mettere molto caffè (senza fare una “montagna” troppo alta), ma non lo compatto
  4. quando è quasi pronto, abbasso leggermente la fiamma per farlo salire poco a poco.
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Giuliana Mele
Laureata in Lingue, Lettere e Culture comparate presso l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”. Con la danza nel cuore e nell’anima, resto affascinata da ogni forma d’arte. Divoratrice di libri e musica e da sempre appassionata di benessere, cosmetica bio e rimedi naturali.
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